Il violino fa parte della famiglia degli archi insieme alla viola, al violoncello e al contrabbasso. Questi strumenti hanno un timbro omogeneo e compatto, tanto che possono costituire un gruppo strumentale chiamato quartetto che per i compositori del ‘700 era considerato la più perfetta espressione di equilibrio musicale.
Nella famiglia, il violino occupa il posto del soprano ed ha un’estensione più acuta rispetto agli altri elementi. La viola ha un timbro più sicuro, occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello. Quest’ultimo si distingue per un suono più intenso e caldo e occupa il posto del tenore o del baritono.
Il violino è lo strumento più piccolo tra i componenti della famiglia, seguito dalla viola, dal violoncello e dal contrabbasso. Con il variare delle dimensioni cambia anche la modalità di esecuzione. I primi due strumenti vengono tenuti in posizione orizzontale, sulla spalla sinistra del musicista; gli strumenti più grandi sono poggiati a terra e suonati verticalmente.
Gli strumenti a corda esistevano già nell’antichità, nel Medioevo servivano ad accompagnare le sonate dei menestrelli. Tuttavia la storia del violino ha inizio dopo il 1500, quando Andrea Amati fonda la sua bottega e dà il via a quella che sarà conosciuta, nel mondo, come la scuola dei liutai cremonesi che annovera grandi maestri come G. Guarneri del Gesù e A. Stradivari, le cui opere raggiunsero un livello di perfezione ancora oggi considerato insuperabile.